PER MARISA

La Soglia, Associazione di cui Marisa è stata la fondatrice, parte da lontano, 30 anni fa.

Era un gruppo che si riuniva all’asilo nido di viale Madonna e poi nei locali dei Concettini: genitori volontari, insegnanti disponibili e Marisa.

C’erano bambini, compagni di classe dei propri figli, alunni in difficoltà scolastica, minori segnalati dai servizi sociali, che dovevano essere aiutati.

E Marisa, insieme al gruppo, valutava gli interventi più efficaci per essere più vicino a quel bimbo che aveva bisogno di fare i compiti, a chi aveva necessità di essere accompagnato a scuola o ad una visita pediatrica, a chi voleva compagnia perché era solo.

Ma fu quando Marisa ricevette una telefonata dai Vigili di Cantù che nacque la Soglia:

“Maestra Nava, ci sono qui tre fratellini. I loro genitori sono introvabili, non hanno nessuno, non è che può prendersi cura di loro per qualche giorno in attesa di sistemarli in qualche struttura?”

Marisa volle con forza che si costituisse un’Associazione, legalmente riconosciuta, formata da famiglie che ospitassero per breve o lungo tempo nella propria casa e nei propri affetti quei bambini che erano costretti ad abbandonare la loro famiglia naturale. Bambini fragili, famiglie disorientate a cui Marisa ha dato la mano.

Era l’anno 1993.

Da allora parecchi minori sono stati accolti nelle famiglie della Soglia; ogni anno è stato organizzato un doposcuola per gli alunni in difficoltà; si è attivata una rete di volontari per accompagnare chi aveva bisogno di trasporto e non aveva il mezzo adatto; ci si è posti accanto alle famiglie straniere che arrivavano a Cantù e non conoscevano la nostra lingua, le nostre abitudini e le nostre leggi.

Marisa ci ha insegnato ad aprire la porta, a stare sulla soglia per accogliere chi chiede un aiuto e volergli bene e farlo sentire a casa.

Il solco da lei tracciato oggi coinvolge 150 soci e 200 volontari giovani e adulti, ed è strada per la Soglia e per tutta la Comunità.

Il bene rimane per sempre.