
A chi si rivolge
La Soglia nasce con l’intento di favorire e diffondere l’istituzione dell’Affido.
Un gruppo di famiglie affidatarie, coordinate da professionisti, da due decenni si riunisce mensilmente per condividere le proprie storie quotidiane di affido. Tale gruppo è aperto a tutti coloro che vogliono intraprendere questo cammino di accoglienza oppure semplicemente saperne di più sul tema.
I volontari sono disponibili inoltre con quanti, avendo in corso già un’esperienza di affido, abbiano necessità di condividere il proprio vissuto di affido o semplicemente confrontarsi sul tema.
Il Valore del Gruppo
Ecco … finalmente dopo un periodo più o meno lungo di attesa, dopo il periodo di ambientamento del minore con i genitori ed eventuali fratelli affidatari, il servizio tutela ci “affida” il bambino/a, ragazzo/a, adolescente.
Per chi aprirà la propria casa, il cuore, la mente e le risorse al nuovo venuto/a, il periodo precedente il suo ingresso sarà come prepararsi ad un viaggio: ci documentiamo sul paese che andremo a visitare, prenotiamo stanze per dormire e musei da visitare, riempiamo le valigie, abbiamo una serie di aspettative su ciò che andremo a vedere e scoprire del nuovo paese/città, predisponiamo assicurazioni per eventuali disguidi possano accadere, parliamo con amici e parenti e raccontiamo loro quello che faremo e loro, a loro volta, ci daranno consigli su cosa visitare e su cosa prestare particolare attenzione. Anche se non ci sono stati in prima persona, ne hanno sicuramente sentito parlare da qualcuno …
Con questo bagaglio di informazioni ci apprestiamo ad iniziare, pieni di buone intenzioni, di dubbi e di aspettative, il nostro viaggio … con il nuovo componente della nostra famiglia.
E come succede nei viaggi, in cui si condividono spazi, aspettative e tempi con altre persone, incontreremo una serie di imprevisti.
Proprio perché non siamo nella pubblicità del Mulino Bianco e le nostre sono famiglie “normali” , prima o poi i figli naturali litigheranno con il nuovo arrivato, così come fanno tra l’altro normalmente fra loro; a turno uno o entrambi i genitori affidatari si sentiranno sopraffatti dalle difficoltà proprie, del lavoro, della gestione famigliare; i servizi della tutela sembreranno averci abbandonato dopo la consegna; la scuola in cui abbiamo iscritto il nostro bambino/ragazzo/adolescente ci farà notare che i suoi risultati scolastici non sono fra i migliori della classe (per usare un eufemismo); ci renderemo conto che ci hanno affidato una persona che … ha una sua personalità, ha difficoltà e risorse proprie, molto probabilmente diverse da quelle che soggiornavano nei nostri pensieri e aspettative.
Ed è a qui che subentra il valore del GRUPPO. Quando ti senti come una pentola a pressione che sta per scoppiare perché ti sembra che tutto vada storto, che nessuno ha voglia di ascoltare o peggio ancora osi sottovalutare le tue paturnie e difficoltà, quando ti senti in un vicolo senza uscita … vedi là in fondo un barlume di luce, un’oasi. L’agenda di casa infatti ti ricorda che di lì a poco c’è l’incontro mensile alla Soglia, con il gruppo dei genitori affidatari, la Marina (presidente della Soglia), l’Antonietta (collaboratrice storica della Soglia) e la Gagliardi (la psicologa e angelo custode del gruppo affidi). Allora ti dici che finalmente lì, in quel gruppo di persone che stanno vivendo i tuoi stessi momenti di gioia/tristezza/rabbia/dubbio troverai qualcuno che ha voglia di ascoltarti, che ti suggerisce un modo diverso di vedere le cose senza bisogno di sminuire le tue paturnie e che ti ricorda che non devi essere Superman ma è sufficiente che sei quel che sei perché questi ragazzini hanno bisogno di famiglie “normali”.
Il gruppo si riunisce una volta al mese, ospitato in un locale dell’Associazione La Soglia, solitamente la sera in modo da dar la possibilità a tutti di partecipare. Siamo accolti dalla Presidente Marina e da Antonietta che hanno già predisposto a cerchio le sedie dei partecipanti. Un grosso cestino pieno di dolcetti è appoggiato su un lato del tavolo e si farà girare più tardi quando il corpo reclamerà un po’ di zuccheri a compensare le emozioni della serata. Ad uno ad uno arrivano i genitori affidatari e infine la mitica Gagliardi, psicologa, mediatrice e “rianimatrice” del gruppo. Tutto ciò che sarà raccontato nella serata rimarrà nei nostri cuori e nelle nostre menti: vige infatti il divieto di divulgare nomi, fatti e circostanze rispetto a ciò che emergerà durante la serata.
A turno ognuno può raccontare al gruppo ciò che gli sta a cuore, nel bene: traguardi raggiunti, buoni risultati scolastici, la conquista di un’autonomia … e nel meno bene: un problema di cui non vediamo la via d’uscita, un dubbio che ci rode, la sensazione di inefficacia, …
Il gruppo ascolta con rispetto il racconto di ognuno. Chi vuole può porre domande per chiarire meglio alcune situazioni, oppure esprimere il proprio punto di vista in base ad un’esperienza analoga che ha vissuto in prima persona.
La presenza del mediatore da valore alle parole, alle emozioni, alle sensazioni e alle pratiche che quotidianamente gli affidatari mettono in atto. Contestualmente propone la lettura di alcuni avvenimenti con una punteggiatura, che chi si trova a viverli non riesce a vedere. La sua lunga esperienza nel campo affidi la rende un elemento prezioso anche per tutti gli aspetti formali legati alle relazioni con il servizio tutela, il servizio affidi, il tribunale.
Perché diciamolo senza paura di smentite: è vero che nel percorso di affido ci sono momenti di gioia e momenti difficili, ma il valore del gruppo e della condivisione si apprezza moltissimo nei momenti difficili … per quelli facili e gioiosi ce la facciamo anche da soli!
Il Prontuario
Il servizio che offre La Soglia non è stato e non è tuttora legato all’affido in senso stretto, ossia agli aspetti legali, psicologici e tutelari dell’accoppiamento minore-famiglia affidataria, bensì al sostegno che segue l’inizio dell’affido e il suo andamento.
A seguire un breve prontuario:
- Assicurazione, i minori in affido sono coperti da Assicurazione dall’Ente Locale per quanto concerne infortuni, incidenti, danni provocati o subiti nel corso dell’affido
- Buoni pasto mensa, i Servizi Sociali su richiesta della Famiglia Affidataria, forniscono tutta la documentazione necessaria da fornire alla Scuola per ricevere un’agevolazione sull’acquisto dei buoni pasto.
- Contributo, Le famiglie affidatarie percepisco un contributo fisso mensile svincolato dal reddito. L’importo è determinato dall’impegno richiesto alla Famiglia Affidataria e dalle indicazioni dell’Ente Locale di riferimento
- Detrazioni fiscali possono essere applicate le detrazioni di imposta per carichi familiari (art. 12 DPR 917 del 22.12.86). Gli Assegni familiari sono regolamentati ai sensi dell’art. 80, comma 1 della L. 184/83
- Estero la richiesta per ottenere il documento per potersi recare all’estero con un minore in affidamento deve essere firmata dai genitori d’origine o dal tutore e dall’affidatario (legge n. 1185/67 art. 3). Se manca il consenso del tutore e/o dell’affidatario occorre l’intervento autorizzativo del Giudice Tutelare. La richiesta è la medesima per i minori non accompagnati, reperibile sul sito della Polizia di Stato, sezione passaporti. Tale richiesta deve essere approvata dal Servizio Sociale. Consigliabile avviare la procedura con un paio di mesi di anticipo.
- Fotografie e Social Media, la privacy del minore in affido va sempre tutelata.
- Gruppo delle famiglie affidatarie de La Soglia, una volta al mese le famiglie de La Soglia si riuniscono per confrontarsi sull’andamento del loro affido, per condividere le fatiche e le gioie. Alla presenza di uno psicologo si condividono le storie e le emozioni.
- Incontri con la famiglia di origine gli incontri si svolgono secondo un calendario stabilito con largo anticipo sentendo la disponibilità di tutte le parti coinvolte e secondo modalità definite dal progetto di affido. La famiglia affidataria non partecipa a tali incontri e si limita ad accompagnare il bambino e a riprenderlo
- Luogo neutro frequentemente gli incontri dei bambini in affido con la loro famiglia di origine si tengono nel cosiddetto “luogo neutro”, uno spazio apposito, gestito dai Servizi Sociali, in cui è prevista la presenza di un professionista che modera e conduce l’incontro.
- Lavoro alla madre e al padre affidatario sono garantiti i diritti ad usufruire dell’astensione obbligatoria dal lavoro, per i primi 3 mesi dall’effettivo inizio dell’affido, se il minore ha età non superiore ai 6 anni; diritto di astensione facoltativa, per 6 mesi durante il primo anno di affido ed anche durante le malattie del bambino, se ha età non superiore ai tre anni. Legge 149/2001 (art. 80 comma 1.2.3.4) e D. Lgs. 151/2001 la richiesta per ottenere il documento per potersi recare all’estero con un minore in affidamento deve essere firmata dai genitori d’origine o dal tutore e dall’affidatario (legge n. 1185/67 art. 3). Se manca il consenso del tutore e/o dell’affidatario occorre l’intervento autorizzativo del Giudice Tutelare. La richiesta è la medesima per i minori non accompagnati, reperibile sul sito della Polizia di Stato, sezione passaporti. Tale richiesta deve essere approvata dal Servizio Sociale. Consigliabile avviare la procedura con un paio di mesi di anticipo.
- Pediatra, la famiglia affidataria potrà concordare la scelta del pediatra in armonia con il Servizio Sociale.
- Passaporto, il minore in affido può avere un passaporto. La richiesta per ottenerlo deve passare dal Servizio Tutela e dall’eventuale Tutore. Per espatriare in paesi extra europei non basta però il passaporto ma serve anche il permesso di espatrio per il singolo viaggio.
- Psicologo, non solo per i minori è previsto un supporto psicologico, ma anche per la famiglia affidataria. Tale incontro è un momento di sfogo, di confronto e di costruzione. Che l’affido non sia tutte rose e fiori è assodato e il sostegno di uno psicologo fa la differenza.
- Scuola la famiglia affidataria, dietro attestazione rilasciata dal servizio sociale del Comune di residenza del minore, è colei che mantiene i periodici contatti con gli insegnanti circa l’andamento scolastico del minore, che esercita i poteri connessi alla potestà genitoriale riguardo agli ordinari rapporti con la scuola (la partecipazione agli organismi scolastici, alla giustificazione per assenza, la richiesta di autorizzazione per la gita scolastica) per tutti i livelli scolastici, dalla materna alle superiori. Decisioni importanti come per esempio il cambiamento di scuola, o la scelta degli studi superiori andranno concordate con i genitori naturali, tramite il servizio sociale che segue il minore e gli operatori che seguono il progetto d’affidamento.
- Servizi Sociali, presenza preponderante in ogni affido. La famiglia affidataria dovrebbe cercare un confronto continuo con i servizi perché ogni criticità possa essere affrontata nei giusti tempi e secondo le modalità più opportune.
- Tutore, in molti affidi la potestà genitoriale sul minore viene esercitata da un tutore nominato dal Giudice Tutelare, secondo le indicazioni del Giudice del Tribunale per in Minorenni responsabile della procedura di affido. Molto spesso il Tutore è l’ente affidatario e di conseguenza il Sindaco del comune di residenza del minore. Il tutore va sempre interpellato per questioni riguardanti salute, istruzione ed espatrio. E’ colui che firma e concede le deleghe alla Famiglia Affidataria per poter agire nell’ambito delle situazioni indicate.
- Vaccinazioni gli affidatari sono tenuti, salvo diversa e documentata indicazione medica, a provvedere alle vaccinazioni obbligatorie del minore affidato. Le vaccinazioni facoltative dovranno essere concordate di volta in volta dagli affidatari con il tutore o chi esercita la potestà e il pediatra del bambino;
Testimonianze
Per me, l’affido, è la cosa che dà una casa ai bambini, che di fatto non l’hanno, è una cosa bella. Molto bella. Tutti i bambini che non hanno una casa, o che non hanno la famiglia adatta, si meritano un affido. Perché tutti si meritano amore.
Sono cresciuta al primo piano di un condominio popolare. Ricordo che ogni volta che sentivamo la sirena di un’ambulanza passare nella via sottostante mio padre ci guardava, come contandoci mentalmente, e diceva “ siamo tutti qui…va tutto bene“.
Nella stessa casa al quarto piano c’era una famiglia con tre figli come noi.Ogni tanto però da loro compariva un bambino “nuovo“ che si univa a noi per giocare in cortile o per i compiti. Rimanevano per un po’ di tempo poi se ne andavano,alcuni rimanevano.
La mamma del quarto piano si chiamava Marisa Nava, una delle fondatrici della SOGLIA, il suo esempio, più di qualsiasi discorso, mi ha fatto capire cosa fosse l’affido, perché fuori dalle nostre quattro mura non sempre tutto va bene e noi possiamo metterci sulla soglia per accogliere.
Dicono di Noi









